Roma-Dinamo Kiev 1-0 - Cosa dicono gli xG - Pochi tiri ma buoni per gli ucraini, i giallorossi sprecano. GRAFICA!

Negli ultimi anni è stato sviluppato un nuovo tipo di dato che può aiutare ad analizzare ciò che è successo nelle partite di calcio e il rendimento delle squadre. Si tratta del dato degli Expected Goals, vale a dire un numero che quantifica, in media, i gol che si segnano in una partita dai tiri che si prendono durante la gara. Un numero non indiscutibile, in quanto sono stati sviluppati diversi modelli che danno dei risultati diversi (anche se tendenzialmente simili), e al quale non si può ridurre l’intero andamento di un match, ma che può aiutare a dare contezza di determinate situazioni in modo più freddo. Ecco l’analisi di Roma-Dinamo Kiev, con i dati di Fotmob.

SETTE TIRI, PIÙ DI UN RISCHIO - Partiamo dalla fase difensiva, in cui la Roma ha concesso alla Dinamo Kiev 0,85 xG. Un dato normale, ma più problematico se si pensa che questa somma è spalmata su appena 7 tiri, tre dei quali hanno superato gli 0,10 xG e uno dei quali è stata una grande occasione, vale a dire il colpo di testa di Mykhailenko sull'uscita sbagliata di Svilar. C'è sempre qualcosa da registrare dietro e questa gara ne è un altro segnale.

OCCASIONI ESTEMPORANEE - La Roma ha invece generato 2,24 xG, spalmati però su 17 tiri tra i quali c'è il calcio di rigore di Dovbyk, che in questo indice vale 0,79 xG. Restano 1,45 xG generati "dal campo" in 16 tiri, con tre buone occasioni estemporanee: il colpo di testa di Ndicka al 50', da 0,21 xG, un tiro in spaccata di Shomurodov, al 78', da 0,24 xG (valore determinato dalla posizione del giocatore e dall'assenza di avversari davanti) e soprattutto la chance sprecata ancora dall'uzbeko all'84', da 0,37 xG.

DOVBYK EUROISOLATO - L'ucraino ha tirato solo due volte: il già citato rigore e un tentativo di un minuto prima, da 0,07 xG. Una tendenza, quella del numero 11, che dal campionato si sta trasferendo anche in Europa.